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Da Roma alla Solfatara di Pomezia
7 Aprile 2024
Dal centro di Roma raggiungeremo i particolarissimi laghi della Solfatara di Pomezia con rientro in treno dalla Stazione di Santa Palomba.
PROGRAMMA
Tipologia | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Trasporto |
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- Itinerario
- Staz.Metro Circo Massimo – solfatara – Pomezia – Sughereta di Pomezia – Stazione di Santa Palomba
Percorreremo l’Appia Antica e dopo 13 km dalla partenza prenderemo via di Fioranello, che seguiremo per 3km, per prendere poi un sentiero sterrato di 2km circa, da cui ci immetteremo sulla via Ardeatina. Percorreremo circa 9km di strada (a volte) un po’ trafficata, stando bene in fila ed arriveremo ai laghetti della Solfatara di Pomezia dopo aver percorso in totale 27km.
La Solfatara si trova all’interno della Riserva Naturale di Decima Malafede ed è caratterizzata da minerali e gas solforosi e ferrosi di origine vulcanica. Vi si trovano tre laghetti fra cui il lago Bianco, caratterizzato dalla presenza di materiale gassoso ed il lago Rosso formatosi a partire da una cava di materiale ferroso.
Le sorgenti solfuree erano considerate dai Latini la sede di alcune divinità connesse con il mondo degli inferi. Nell’area vi è ancora una grotta, con una sorgente sulfurea, identificata come l’Antro del Fauno. Virgilio, nell’Eneide, racconta le origini di Roma e cita Turno, re dei Rutuli, che vuole in sposa Lavinia, figlia del re Latino, il quale chiede auspici proprio all’oracolo del Fauno, che consiglia di dare in sposa Lavinia a uno straniero che sta per arrivare, cioè ad Enea.
Per la sosta pranzo ci dirigeremo verso il centro di Pomezia, dopo circa 5km di strada a volte trafficata, fino ai giardini limitrofi a Piazza Indipendenza, dall’architettura tipica delle Città di Fondazione dell’Agro Pontino. Infatti Pomezia venne fondata il 25 aprile del 1938, come città di collegamento tra la Capitale e la provincia di Littoria (Latina), come Porta di accesso al territorio redento.
Sulla piazza si affacciano gli edifici del potere civile e religioso: il Municipio, sul quale domina la Torre Civica (ex serbatoio idrico) distrutta durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita seguendo il progetto originario, la Chiesa di San Benedetto Abate, la Casa del Fascio e l’Edificio delle Poste. Alle spalle del Municipio vi è l’edificio della ex GIL (Gioventù italiana del littorio).
Dopo pranzo ci recheremo presso il vicino Parco della Sughereta di Pomezia che attraverseremo su percorsi anche sterrati (speriamo non troppo fangosi) per circa 3km, ed infine andremo verso la stazione di S. Palomba percorrendo strade secondarie.
L’accompagnatore si riserva di modificare l’itinerario proposto per garantire la sicurezza dei partecipanti, in funzione delle condizioni meteo o di altri eventi imprevedibili. - Allegati
- Mappa
ACCOMPAGNATORI
- Alessandra Grusovin – Tel. 3336130748 – E-mail gruso.ag@gmail.com
INFORMAZIONI
- Appuntamento
- Stazione Metro circo Massimo, lato FAO
- Treno (ritorno) da Pomezia Santa Palomba
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- Partenza ore
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17:57
18:58 - Arrivo a
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Termini 18:18
Termini 19:18
- Note
- le biciclette devono rispettare il codice della strada
Se ci troviamo a condividere percorsi con le auto, bisogna assolutamente procedere in fila indiana e stare sul lato destro della carreggiata
Abbigliamento adeguato alla stagione
Lacci per legare la bici sul treno
Attrezzatura per piccole riparazioni e camera d’aria di riserva
Ruote gonfie e bici in ordine
Pranzo al sacco - Costi
- 2,10€ treno
2,10 treno per bicicletta - Link utili
- https://www.museocittadipomezia.it
- Immagini
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